DROPZONE - Rape, Killing, Murder

Osmose
I finnici Dropzone sono una band che bada al sodo, e soprattutto nata grazie ad una birra, anzi, molte birre! Già perché il nettare del luppolo ne avrebbe di storie da raccontare nel mondo metal, e questa volta anche, perché il progetto nasce per volontà di 4 membri di band diverse uniti assieme per radere al suolo il mondo a colpi del più feroce hc/thrash metal. I nostri hanno registrato questo solo colpo nel lontano 1996, un progetto diverso dalle band madri sotto la produzione delle sapienti mani di un mago come Hiili Hiilesmaa per un risultato devastante. Un mini di otto brani veloci come dei proiettili di un m-16, che senza sosta radono al suolo sonicamente tutto ciò che incontrano. L’opener “Persecuted in existence” fa già intendere che i nostri picchiano senza sosta, up tempo, riffoni feroici di hc/thrash; growl con cori annessi da battaglia urbana e ferocia. Il brano “Enslaved forever” vede i nostri percuotere senza pietà la batteria, un certo profumo slayeriano si sente in certi riffing, i growl sono acidissimi, con cori e tanta, tanta ferocia; a inframezzare il tutto un mid tempo thrash con solos urlante prima di picchiare ancora.

”The bloodbath of innocence” dice tutto, up tempo incalzante, riffing d’acciaio sporchi, puro hc/thrash metal con spirito punk; luridume sonoro voluto, riffoni grezzi e voce urlata che denota rabbia e furia. “The blood runs in streams” prosegue la corsa, veloce, diretto, furioso senza fronzoli, riff hc/thrash, tempi veloci e urgenza hardcore nei growl. “Testify the misery” è un up tempo thrash metal venato di hardcore, riffing d’acciaio, batteria potente e quel senso di distruzione totale che i nostri sanno comunicare bene, qui c’è tanta violenza senza fronzoli ne misura. “Manhunt” è una scheggia d’acciaio; solo un minuto veloce diretto, blast beats, riffoni, e hc/thrash puro, solo tanta distruzione sonora. La conclusiva “Grand finale” è distruttiva al massimo, up tempo hc/thrash con riffing nerissimi, growl e scream, cori e velocità massima. Un disco che farà la felicità degli amanti delle sonorità più feroci, sporche e distruttive, un piccolo mini ma dal grande impatto.

Voto: 7/10  

Matteo ”Thrasher80”Mapelli